Stephanie Oursler ha autopubblicato 5 CUTS nel 1975 in un piccolo numero di copie, in occasione dell’omonima mostra che ha avuto luogo a Roma, Bari, Milano e Como. Combina immagini fisse di film muti non identificati con testi autobiografici, e crea così una narrazione aperta della sua vita, che è sia un ricordo intimo che una costruzione letteraria. Una profondità poetica si dispiega nel linguaggio di Oursler, che, in connessione con le immagini a volte concrete, a volte surrealiste ed enigmatiche, affronta l’essenza della memoria.